lunedì 21 maggio 2018

tour aziedali 2018 - CARBOTECH


In data 20/04/2018 è stata effettuata la visita aziendale presso Carbotech, tappa del progetto “tour aziendali” promosso dall’associazione AIDP Abruzzo e Molise in collaborazione con CREALAVOROGIOVANI.
La Carbotech è un’azienda con sede a Martinsicuro (TE), specializzata nella produzione di spazzole in grafite, metal-grafite ed elettro-grafite che opera da oltre 45 anni, azienda leader nella progettazione, produzione e commercializzazione nei settori Automotive, Home, Automazione e Ricambio. Tra i suoi clienti vi sono nomi prestigiosi come Bosch, Brose. Johnson Electric, Black & Decker, etc
All’arrivo in azienda siamo stati accolti dal Responsabile delle Risorse umane, dr. Venanzio Rossi e, una volta giunti nella sala riunioni, abbiamo incontrato l’amministratore unico  l’Ing. Lorenzo Dattoli ed il Responsabile della Produzione, ing. Enrico Fracassa.
Nella prima parte dell’incontro ci è stata raccontata l’interessante storia di Carbotech: una  azienda che già dal 1962 produceva spazzole per motori elettrici; diversi anni dopo viene acquisita ed entra a far parte della multinazionale americana ECS, all’interno della quale rimane fino al 2009, dove in seguito a un management buy-out rinasce come Carbotech, proseguendo il suo cammino stand alone. Negli anni successivi, l’azienda cresce di fatturato e dimensione, guardando a nuovi progetti di crescita e innovazione.
Infatti, l’azienda sta mettendo in atto progetti di espansione oltre che in Serbia, dove è già presente, anche in India e sta lavorando a un ambizioso progetto: “ Industria 4.0” che prevede una produzione industriale automatizzata e interconnessa.
Com’è noto, la quarta rivoluzione industriale si fonda su una serie di direttrici: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività; la seconda direttrice è quella degli Analytics, i dati una volta raccolti devo creare valore; la terza direttrice di sviluppo riguarda l’interazione uomo macchina l’utilizzo di schermate “touch” e interfacce user-friendly. Infine, c’è tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.
Dopo il briefing iniziale siamo scesi in produzione, iniziando il nostro viaggio dal magazzino dove sono stoccati rame, grafite, alcol, e resina, principali input della produzione. Il processo inizia dalla frantumazione della grafite in una polvere finissima conservata in sacchi. Successivamente, questa polvere viene introdotta in presse dove viene compattata e viene aggiunta una treccia di rame. Questo primo prodotto assemblato è ancora fragile e necessita di essere cotto in forni asettici. La cottura delle spazzole avviene senza ossigeno altrimenti il prodotto uscirebbe ossidato; a tale scopo nei forni viene immessa una miscela di azoto e idrogeno per rimuovere l’ossigeno.                  Il processo produttivo si conclude con la finitura meccanica e lo stoccaggio dei prodotti finiti pronti per la spedizione.
All’interno del processo produttivo ci è stato già possibile vedere gli aspetti di innovazione per conseguire il target di Industria 4.0; infatti sono presenti interfacce “touch” per i forni e le presse, ed inoltre le vecchie presse hanno subito un revamping per far sì che, in caso di errori o malfunzionamenti, la macchina stessa li segnali all’operatore mediante un alert, in moda da intervenire prontamente per risolvere il problema rilevato.
Questo modus operandi prevede, in un prossimo futuro, l’installazione di grandi monitor che proiettano l’andamento della produzione, in modo da avere una piena condivisione con tutti  gli operatori;  infatti, non dimentichiamo che in questo progetto di sviluppo un ruolo importante è il capitale umano, il quale deve partecipare attivamente in linea con gli obiettivi aziendali. A tal proposito l’azienda si sta già operando con percorsi di formazione mirati.
Un altro aspetto interessante dell’azienda è il laboratorio  “test e analisi” che permette di collaudare prodotti e testarli al fine di verificarne la loro resistenza, l’ utilizzo in condizioni estreme e, non meno importante, di effettuare test comparativi con i prodotti della concorrenza. Se questo laboratorio analisi risulta essere un punto di forza della Carbotech, il mercato presenta anche delle nubi; infatti, ci sono aziende che usano una differente tecnologia senza utilizzo di spazzole che potrebbero rappresentare una minaccia per il core business aziendale. Ciò nonostante Carbotech è fiduciosa nelle sue capacità innovative, destinando quasi un 5% del fatturato in R&S ed essendo per questo annoverata fra le PMI innovative
Concludendo, dalla visita si è potuto notare come l’azienda cerca sempre di “stare al passo con i tempi” con il suo grande spirito d’iniziativa e di flessibilità verso le esigenze del mercato e la passione nel proporre aspetti innovativi e all’avanguardia, in linea con i propri valori e la mission aziendale.
Detto questo non rimane che ringraziare la Direzione Aziendale della Carbotech per tutto ciò che, seppure in breve tempo, è stata in grado di trasmetterci e  fare i nostri auguri all’azienda per il suo futuro. (Manuela Candeloro, Elisa Maiolo)



venerdì 30 marzo 2018

"Un welfare aziendale per le donne" - di Filippo Di Nardo


Non solo un libro interessante, ma anche  un evento organizzato e promosso dall’Associazione AIDP Abruzzo e Molise che si è svolto a Pescara, presso la libreria “La Feltrinelli” il 23 marzo scorso.
Il libro è diviso in tre grandi sezioni: lo stato attuale della condizione delle donne divise tra lavoro e famiglia, gli strumenti a disposizione per il welfare, alcune case history.
L’autore, Filippo Di Nardo, parte da una riflessione “le donne divise tra lavoro e famiglia”, riportando dati e numeri che fanno riflettere e lasciano il lettore anche stupefatto, come arrivati nel 2018, certe problematiche siano ancora molto accentuate nel ns Paese.
Molto utile la sezione degli strumenti del welfare che illustrano anche a chi non conosce bene la materia sul cosa si può fare in tal senso. Utili e stimolanti invece le “case history” riportate che danno un segnale su cosa si è fatto in alcune aziende, ma soprattutto danno uno spunto su cosa si può fare ancora.
La condizione lavorativa delle donne nel ns Paese è ancora una piaga fatta di discriminazione e pregiudizi; per fortuna libri ed eventi come questo danno la possibilità di riflettere, agire e guardare ad un futuro più “rosa” per tutti noi. Buona lettura (Dante D'Alfonso)

IL LIBRO
UN WELFARE AZIENDALE PER LE DONNE - Le donne costrette a rinunciare al lavoro a causa degli impegni familiari sono quantificabili, secondo l’Istat, in circa 10 milioni in un arco temporale di 10 anni. In altri termini, questo significa che il 41% della popolazione femminile tra i 18 e i 74 anni ha dovuto, forzatamente, rinunciare al lavoro o ad opportunità di carriera e di crescita professionale. Questo, a causa di impegni di natura familiare, compresa la gravidanza, che non permettono in molti casi una virtuosa conciliazione dei tempi. Il welfare aziendale per le donne è un valido strumento di sostegno nella condizione lavorativa e di carriera soprattutto nell’ottica di una conciliazione tra gli impegni di lavoro e quelli del carico familiare. Rispetto agli strumenti di natura statale e a quanto indicato dalle norme in tema di maternità, sostegno familiare e conciliazione dei tempi, il welfare aziendale rappresenta un’integrazione privata di grandissimo valore e utilità. Un’opportunità che in molti stanno cogliendo. Il libro contiene l’indagine Manager italia - Edenred 2017 su welfare aziendale e donne manager.

L’AUTORE
FILIPPO DI NARDO -Classe 1970, vive e lavora tra l’Abruzzo e Milano. Giornalista esperto di mercato del lavoro, ha collaborato con Italia Oggi, Europa, Technopolis (Il Sole 24 Ore), ICTbusiness e La Mia Partita Iva. Già direttore responsabile di Human Training, bimestrale dedicato allo sviluppo delle risorse umane e autore del format tv Eureka, in onda su Telelombardia, realizzato in collaborazione con La Stampa e condotto da Walter Passerini. Nel 2000 ha fondato Bread&RosesTV, una delle prime webTv italiane dedicate ai temi del lavoro nella new economy con la quale ha vinto la targa d'argento per la comunicazione pubblicitaria Mario Bellavista. E' autore di diversi libri e pubblicazioni sul mondo del lavoro e dell’impresa. Già docente a contratto per il Master in Comunicazione del Lavoro dell'Università Cattolica di Milano, ha realizzato numerose consulenze di comunicazione per importanti organizzazioni sindacali e imprenditoriali nazionali. Ha pubblicato diversi saggi su lavoro e impresa tra cui “Il futuro del welfare è in azienda” (2015), “Nove mosse per il futuro” (2016), “L’evoluzione del welfare aziendale in Italia” (2016)

A.Orfanelli. G.Nardone, R.Credidio, F.Di Nardo




lunedì 26 marzo 2018

Tour Aziendali: NORDIMPIANTI SYSTEM srl


Il progetto “Tour Aziendali”, nato dall’unione tra Crelavorogiovani e AIDP, arriva al suo quarto incontro: protagonista è NORDIMPIANTI SYSTEM S.R.L.
NORDIMPIANTI SYSTEM è un’azienda che da 40 anni svolge la sua attività nella costruzione di macchinari per la lavorazione del calcestruzzo. Sin dalla sua creazione nel 1970, Nordimpianti ha rivestito un ruolo da leader nel mondo della fornitura di macchinari e di linee di produzione complete per la realizzazione di elementi in calcestruzzo precompresso. L’azienda, situata a Chieti, ha acquisito negli ultimi anni clienti in tutto il mondo ed è attualmente presente in oltre 40 paesi.
Il successo della Nordimpianti è frutto dell’unione fra tecnologia ed esperienza messe al servizio del Cliente che può contare su un team tecnico altamente specializzato per dare nuovo slancio al proprio business.
Nata come azienda familiare, oggi è guidata dalla seconda generazione nella persona dell’Ingegner Gianpiero Gagliardi, che ha partecipato attivamente al tour aziendale,  e si colloca al centro tra il settore meccanico, elettronico, pneumatico e dell’automazione, vantando collaborazioni con cinquanta nazioni estere sviluppate grazie alla forte espansione dell’impresa in un periodo di grande complessità economica.
La crisi che ha colpito l’Europa e il mondo intero (molti settori, soprattutto quello edile) non è stata una barriera per quest’impresa che ha trovato sul mercato estero i suoi maggiori clienti. Emerge in questo modo l’importanza delle lingue straniere come strumento di sviluppo d’internazionalizzazione e promozione del “Made in Italy” all’estero.
NORDIMPIANTI si contraddistingue anche per l’investimento che opera sulle persone e sulla loro appartenenza all’organizzazione generando, in questo modo, un buon clima organizzativo. Il brand è rafforzato, prima di tutto, dalla stretta sinergia che la casa madre ha con tutto il mondo (grazie a un’efficace sales network) e, in secondo luogo, al sapersi distinguere dalla concorrenza, puntando sulla qualità dei prodotti e la personalizzazione degli strumenti, sulla ricerca e sull’investimento nella progettazione e costruzione di nuovi macchinari, e infine, sulla cooperazione tra le risorse.
La Dott.ssa Stefania Gentili, HR Manager, ha spiegato gli step fondamentali del processo di selezione presso NORDIMPIANTI: l’ultima fase è ritenuta la più importante perché costituita da un colloquio in lingua inglese con un madrelingua. I profili ricercati sono spesso di tipo tecnico (settori ingegneristico, meccanico ed elettronico), e/o commerciale (vendita e contabilità); a questo proposito l’azienda coltiva contatti con gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore del territorio.
La Dott.ssa Gentili ha inoltre sottolineato, insieme alla Dott.ssa Daniela Consorte, Marketing Coordinator, come un buon curriculum debba essere sempre accompagnato da un’idea originale che possa permettere di contraddistinguersi dai propri competitor ed aumentare le probabilità di avere un’opportunità lavorativa.
Affiora in modo evidente in questo quarto step dei Tour Aziendali l’importanza del Saper Essere, oltre che del Sapere e del Saper Fare, nell’attuale mercato del lavoro sempre più concorrenziale: infatti, oltre al titolo di studio l’azienda cerca nei candidati originalità, anticipazione e pianificazione per raggiungere gli obiettivi aziendali.
Non perdete i prossimi appuntamenti e le tantissime novità 2018!

A cura di Marcella Celli

FATER SPA: le persone al centro dell’eccellenza


La terza tappa dei “Tour Aziendali”, progetto nato dalla collaborazione tra AIDP e CreaLavoroGiovani, vede come protagonista “Fater Spa”, fondata nel 1958 dalla famiglia Angelini, dal 1992 joint-venture paritetica fra il “Gruppo Angelini” e “Procter&Gamble”. Fater, leader nel mercato italiano dei prodotti igienici assorbenti per la persona, è un’azienda innovativa che si è conquistata la fiducia dei suoi consumatori grazie al costante sviluppo di prodotti di qualità. È un’azienda che pone tra i suoi valori fondamentali l’innovazione, il dialogo continuo con i consumatori e la crescita sostenibile, ultimo tema al centro di un recente progetto altamente  innovativo per il riciclo di prodotti assorbenti per la persona.
L’incontro si è aperto con l'intervento del dott. Nardone (HR & Organization Director), che ha esposto la storia, la mission e la vision dell’azienda. La storia di Fater ci racconta di una continua evoluzione, con cambiamenti talvolta veloci, dell’aumento della complessità dei piani d'azione, dell'ingresso in nuovi mercati, dei processi di internazionalizzazione. Tale evoluzione ha portato l'azienda a moltiplicare le sue sedi, oggi presenti in Italia, Portogallo, Turchia, Marocco e Russia, con l’Headquarters ubicato a Pescara. La Vision aziendale guarda sia ai prodotti, con la “crescita di valore” rivolta ai suoi brand e alle persone, sia ai dipendenti, puntando ad essere “il miglior luogo di lavoro possibile” . Fondamentali in tal senso i desired behaviours dell'azienda: Collaboration, Entrepreneurship & Empowerment.
Il secondo tema dell'incontro è stato quello della digitalizzazione e del suo impatto sul settore HR dell'azienda. Gli strumenti digitali hanno apportato cambiamenti in primo luogo nella formazione, con un portale dedicato, caratterizzato dalla possibilità di scegliere in autonomia i percorsi formativi individuali ed una vera e propria “palestra digitale”, volta all'acquisizione  delle competenze digital attraverso tecniche di gamification; in secondo luogo, le nuove tecnologie hanno modificato anche le strategie di recruiting, oggi semplificate da un database che racchiude gli innumerevoli CV che l’azienda riceve. Ciò permette di ottimizzare i processi, gestire al meglio i Big Data e avere nuove strategie di employer branding e creare nuove strategie di comunicazione.
Gli strumenti digitali consentono di essere più flessibili come organizzazione e di avere una comunicazione aziendale interna ed esterna continua, trasparente e libera. 
Il settore HR ha visto, inoltre, l'introduzione di nuove tipologie di benefit, come la possibilità di fruire di premi aziendali attraverso crediti welfare, spendibili in formazione, salute, tempo libero.
Tutto ciò mostra come Fater ponga le persone al centro del funzionamento aziendale, rompendo le barriere della formalità e navigando insieme verso una crescita costante.
Nella parte conclusiva del nostro tour, abbiamo avuto il piacere di visitare il “BIC” (Business Innovation Center), centro d’eccellenza in Italia in ambito trade marketing innovation, in cui si svolgono attività di ricerca sperimentale, ad esempio sui comportamenti dei consumatori e le modalità di acquisto e consumo.
Questo, in sintesi, il terzo incontro dei Tour Aziendali. Cogliamo l’occasione per ringraziare le aziende che hanno aderito all’iniziativa e che nei prossimi mesi ospiteranno i nostri giovani soci all’interno delle loro sedi. I prossimi appuntamenti: il 15 Febbraio sarà “Geldi” a fare gli onori di casa.
Non andiamo oltre, per lasciare al lettore/socio la curiosità di scoprire le ulteriori date del 2018!

A cura di Gianfranco Russo
con la collaborazione di Elisa Maiolo
e Maria Antonietta Pellicciotta

lunedì 18 dicembre 2017

Donne e potere: un punto di vista “differente”. - CB 1 dic 2017

Evento Aidp Abruzzo e Molise presso la Confindustria di Campobasso.

“Donne alla guida di pratiche che cambiano le aziende”. Questo il titolo dell’evento promosso dall’AIPD Abruzzo e Molise lo scorso 1 dicembre presso la sede dell’Associazione Industriale del Molise. Il tema è di grande attualità e interesse. Infocamere ci ricorda come in un anno, dal 31 marzo 2016 allo stesso periodo del 2107, le imprese a guida femminile sono passate da 1 milione e 308 mila circa a 1 milione e 316 mila. Il numero delle donne sta crescendo nei ruoli apicali e di responsabilità nelle aziende, ma il gap (storico) da colmare è ancora elevato.  Il tema principale, tuttavia, che la tavola rotonda di Campobasso, che ha visto la presenza di numerose e importanti donne manager del territorio, oltre a Isabella Covili Faggioli Presidente nazionale di AIDP (la principale associazione dei direttori del personale italiana), s’è posto è un altro, ossia: in che modo il punto di vista femminile nei ruoli dirigenziali ha cambiato il modello di gestione, di organizzazione e la vision dell’impresa? La tesi di partenza sostenuta da Luisa Pogliana - una vita come dirigente e consulente d’impresa, Presidente dell’associazione Donne Senza Guscio e autrice, tra gli altri, del libro  “Esplorare i confini. Pratiche di donne che cambiano le aziende” (Guerini Editore) – nel suo intervento di apertura è che le donne, in genere, sono portatrici di una visione della gestione impresa, e in definitiva del potere, diversa: una cultura femminile fondata sostanzialmente sui concetti di fiducia e opportunità, in contrapposizione ad una concezione, prevalentemente maschile, fondata sui concetti di dominio e controllo. Non solo, ma la specificità femminile nei ruoli dirigenziali ha significato un’evoluzione dell’idea di organizzazione aziendale più attenta anche alla dimensione privata dei dipendenti in una logica di  conciliazione vita-lavoro e di smart working e in definitiva verso un concetto più efficace di benessere e lavoro. 

Un management al femminile, quindi, concepito non solo come un insieme di tecniche e metodi ma anche, forse soprattutto, come strumento di valori. Visione condivisa dalle altre donne manager che hanno partecipato in qualità di relatrici come Rossella Ferro, imprenditrice del settore agroalimentare, direttore marketing del  Pastificio La Molisana e vice presidente Confindustria Molise; Lolita Gallo, attuale Direttore Generale per la Salute della Regione Molise; Antonella Tortola, Amministratore unico di DR Automobiles e, unica vice maschile dell’evento, Francesco Tufarelli , Segretario Generale dell'Automobile Club d'Italia.  

Entusiasta Rossella Ferro, nel suo ruolo di Vice Presidente della Confindustria Molise, che ha ospitato l’evento. “E’ stato un incontro di grande livello e interesse alla presenza di alcune delle migliori espressioni manageriali femminili della nostra Regione.  Siamo contenti di averlo ospitato e di poter contribuire all’avvio delle iniziative di AIDP sul nostro territorio affinché il management delle aziende maturi il bisogno ed il valore  di confrontarsi”.  L’appuntamento, infatti, è stato il punto di partenza di una rinnovata presenza e attività nella regione molisana dell’Aidp Abruzzo e Molise, che si propone una serie di iniziative periodiche con lo scopo di coinvolgere numerosi direttori del personale e più in generale manager e professioni legate alla direzione del personale del territorio.

Alfonso Orfanelli, Presidente  Aidp Abruzzo e Molise  ha concluso l’incontro affermando che ”lo spessore dei contenuti e dei relatori che ci seguono in questi incontri, mi gratificano nel mio ruolo di presidente del Gruppo Abruzzo e Molise. Questo primo evento dopo diversi anni di assenza da questo territorio, ha la finalità di presentare la nostra associazione per dare avvio ad una serie di relazioni sinergiche capaci di promuovere e sostenere le iniziative e i progetti che l’associazione promuove ed attiva in ambito nazionale”. (Filippo Di Nardo) 

mercoledì 1 novembre 2017

Tour aziendali: FORAPACK

Il progetto “Tour Aziendali”, nato dalla collaborazione sinergica fra Crea Lavoro Giovani e AIDP, procede con la sua seconda tappa.
La visita alla FORAPACK porta, così, alla scoperta di uno stabilimento di 4000 mq, interamente dedicato alla produzione di imballaggi flessibili innovativi, destinati al settore food. Difatti, oggi, l’azienda locale vanta collaborazioni all’interno di vari Paesi della Comunità Europea, ottenuta grazie ad una produzione di nicchia declinata in una miriade di possibilità: all’interno dello stesso stabile, più di 20 collaboratori cooperano in ragione di un’unica Mission che pone al centro la soddisfazione del cliente.
Tuttavia, se così continuassero queste righe, si avrebbe ragione di domandarsi se non bastasse una banale ricerca su internet per reperire queste informazioni e si cadrebbe nell’errore di sottovalutare l’importanza della partecipazione ad un progetto come quello di cui sopra.
Ed è proprio per questo che è bene dire di come l’incontro alla FORAPACK non si sia tradotto in un mero spot pubblicitario: perché lo spazio dedicato alla presentazione aziendale, come siamo ormai abituati a pensarla, è stato di soli pochissimi minuti, per lasciare spazio alla voce dell’HR Manager che ci ha guidati nel ripercorrere i suoi passi nello stabile di Poggiofiorito.
Il reparto stampa, il reparto laminazioni, il reparto taglio e monopiega, il reparto perforazioni, il reparto saldatura; così era composto lo stabilimento al momento dell’arrivo di Fausto Zulli in azienda e lui stesso ha raccontato di essersi trovato dinnanzi a cinque FORAPACK.
Il progetto “Tour”, invece, ha fatto la sua seconda fermata in un luogo dove ogni singolo collaboratore aziendale offre la propria esperienza decennale in materia di ricerca e sviluppo, a testimonianza dell’impegno e del coinvolgimento razionale ed emotivo di ciascuno verso la propria realtà lavorativa. A ragion veduta si può affermare che il rafforzamento del brand abbia preso le mosse da una vera e propria ristrutturazione interna, intenta a produrre un aumento di fatturato solo dopo aver prodotto una “culture fit”.
Una partita basata su un grande scambio di fiducia, quella fra Fausto Zulli e la FORAPACK: un’apertura basata sul compiere un sacrificio iniziale per non ritrovarsi in scacco nel futuro.
La visione d’insieme la strategia: quella visione che concepisce innovazione e sviluppo come indissolubilmente legati ad una rivalutazione del capitale umano. Lì dove ogni collaboratore era già testimonianza di un forte potere contrattuale, legato all’esclusività della propria formazione, vigeva la necessità di riscoprirsi, di confrontarsi e di abbattere finalmente quelle barriere invisibili createsi fra i reparti: vigeva la necessità di formarsi trasversalmente.

È la figura di un leadership situazionale quella incontrata in questa tappa del Tour: Fausto Zulli ha mostrato alla FORAPACK un nuovo metodo di volgere lo sguardo verso il futuro e a Crea Lavoro Giovani e AIDP quanto un costante sviluppo dei valori soft o cosiddetti umanistici possa essere fondamentale per determinare l’impronta di un brand nel futuro.

mercoledì 18 ottobre 2017

IL JOBS ACT DUE ANNI DOPO – DOVE SIAMO E DOVE POSSIAMO ANDARE

2015 – 2017: a due anni dalle novità introdotte dal Jobs Act è arrivato il momento di fare un primo bilancio circa le ricadute delle nuove norme sul mondo del lavoro. Di questo si è parlato durante l’incontro, tenutosi venerdì 29 Settembre presso lo Studio Legale LabLaw, nell’ambito degli Executive Circle sul diritto del lavoro e delle relazioni industriali.
Le mansioni, le valutazioni delle performance, il controllo a distanza e la privacy, le nuove procedure di licenziamento, compreso il nuovo orientamento della giurisprudenza a favore del licenziamento per profitto, il welfare aziendale: tutti temi centrali per spiegare e capire il nuovo quadro culturale che si sta sviluppando intorno alle nuove norme e al mondo del lavoro. Su questo ha fatto perno l’introduzione del Giornalista Filippo Di Nardo, che ha aperto e moderato l’incontro, cui hanno preso parte molte figure di spicco del mondo HR della regione Abruzzo. I relatori dell’incontro sono stati l’Avv. Luca Failla, Founding Partner di LabLaw, l’Avv. Andrea Bonanni, Managing Partner di LabLaw Pescara, e Alfonso Orfanelli, nella duplice veste di Presidente AIDP Abruzzo & Molise e di HR Director.
L’Avvocato Failla ha proposto una delle espressioni chiave, divenuta poi filo conduttore del confronto: “guardare le nuove norme con occhiali nuovi”. È stato sottolineato, infatti, come il punto cardine della riforma sia l’introduzione di flessibilità nella vita delle imprese, un Diritto del Lavoro che inizia a guardare alle aziende, un cambio di prospettiva molto importante il cui scopo è quello di aiutare a fare Business. Perché, se è vero che le leggi sul lavoro sono di fondamentale importanza, è pur vero che esse hanno senso solo se ci sono posti di lavoro.
Altro concetto cardine, portato alla luce dall’Avvocato Bonanni, sta nel sottolineare l’importanza della “customizzazione” della norma: ciò che manca a livello normativo, possiamo costruirlo. In che modo? Due sono le vie principali, percorribili contemporaneamente: da una parte è fondamentale rivedere i contratti di assunzione, che non possono essere più delle lettere il cui unico contenuto sia un rimando ai CCNL di riferimento. Bisogna dettagliare i livelli di prestazione attesi, costruire degli standard, “contrattualizzare l’aspettativa”, stabilire, in altre parole, le regole del gioco sin dall’inizio. Dall’altra parte, inoltre, diviene fondamentale per le aziende dotarsi di regolamenti interni, di policy, che tutti i dipendenti devono conoscere. Il concetto, dunque, è uno: più regole ci diamo, meno potere discrezionale lasceremo ai giudici.
Non va tralasciato, inoltre, il fatto che l’atteggiamento del giudice è molto cambiato: oggi la dicotomia “azienda/soggetto forte – lavoratore/soggetto debole” non è più tanto accentuata quanto in passato. Basti pensare al fatto che ai giorni nostri la reintegrazione è diventata residuale ed applicata solo ove sul CCNL ci sia la clausola conservativa.
A cavallo tra queste e numerose altre considerazioni emerse, si sono intrecciati i confronti tra i presenti, ciascuno dei quali ha portato la sua esperienza ed il suo bilancio riguardo l’applicazione della norma. Condivisioni e scambi di esperienze che hanno mostrato nel complesso un vissuto fino ad ora positivo nell’applicazione delle nuove norme. Senza tralasciare il fatto che ci sia ancora molta strada da percorrere, è stato sottolineato come questo sia comunque un inizio, l’apertura di una strada che col passare degli anni renderà il mondo del lavoro molto più flessibile e che farà in modo che temi fino a ieri ancora tabù vengano analizzati e regolamentati. Ad esempio, è stato evidenziato come sino a dieci anni fa il lavoro somministrato fosse quasi sconosciuto e come oggi, invece, le Agenzie per il Lavoro siano il primo datore di lavoro in Italia.
L’incontro si è concluso con una considerazione del Presidente AIDP Abruzzo & Molise, Alfonso Orfanelli, il quale ha sottolineato come il Jobs Act possa diventare uno strumento per dare ulteriore valore al lavoro delle HR e soprattutto come il ruolo delle Risorse Umane sia e possa diventare sempre più importante nella stipula delle leggi che riguardano il mondo del lavoro.

Manuela Di Guglielmo - Alessandro Pornaro