sabato 23 maggio 2015

Ciclo seminari Gruppo Giovani - "Piano marketing Personale"

Nella strategia aziendale, come nella ricerca del lavoro, la fissazione di un obiettivo ben preciso è fondamentale. La ricerca lavorativa, infatti, comporta la richiesta di capacità e competenze specifiche ed è per questo che chi offre la propria forza lavoro dovrebbe pensare ad azioni strutturate ad hoc in relazione al ruolo professionale che si vuole ricoprire.
Nel primo incontro del Ciclo di seminari organizzato dal Gruppo Giovani AIDP, tenutosi a Pescara giovedì 7 maggio 2015 presso Sinergie Education, Alessandro Pornaro e Damiano De Cristofaro hanno parlato del “Piano marketing personale”. Ma cosa significa pianificare il marketing per i giovani presenti all’incontro? 

Per Federica significa sapersi vendere al meglio, esaltare le proprie caratteristiche per incuriosire e vendere il proprio prodotto; per Eugenia cercare le strategie migliori. 
Alessandro Pornaro aggiunge un elemento importante: la comunicazione, in quanto essa deve essere indirizzata verso un target ben preciso, proprio come accade per le pubblicità delle automobili. Per ogni automobile si individuano destinatari ben precisi ed, in base ad essi, si sceglie la comunicazione più efficace.


Ma quale bagaglio di conoscenze i giovani partecipanti vorrebbero portare a casa a seguito di questo ciclo di seminari?
Le aspettative riguardano il saper gestire un colloquio, come far emergere le proprie potenzialità e quindi come vendersi al meglio, ma anche avere una maggiore consapevolezza di sé ed imparare a creare una propria rete di conoscenze e networking .

Proporsi nel mercato del lavoro vuol dire domandarsi le caratteristiche e le competenze di cui ha bisogno l’azienda per la quale ci si vuole proporre ed è quindi necessario studiare il mercato attraverso l’acquisizione di informazioni. Damiano De Cristofaro fa notare che nei colloqui spesso viene posta la domanda “Perché dovremmo scegliere te? Cosa ti rende unico?” e spesso non si è in grado di rispondere. Per questo nel piano marketing personale è importante anche attuare una ricerca dei concorrenti, in quanto il fattore unicità delle caratteristiche professionali e personali è determinante. 
Gli altri elementi caratterizzanti il piano marketing sono costituiti dalle 4 P: Prodotto (se stessi) Prezzo (il valore che si crea attraverso la prestazione lavorativa) – Distribuzione (il network) Promozione (si ricollega alla distribuzione e consiste nelle azioni di pubblicità di se stessi).
Le azioni di marketing sono dunque finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo professionale, ma come deve essere l’obiettivo professionale?

·       - Preciso e positivo;
·       - Concreto e misurabile;
·       - Raggiungibile;
·       - Dipendente da “me”;
·   - Ecologico, ossia in accordo con la vita personale e l’ambiente da cui si è circondati.

Inoltre l’obiettivo deve essere ben formato, in quanto una cattiva formulazione degli obiettivi potrebbe ostacolare il raggiungimento degli stessi e deve essere specifico, poiché l’obiettivo risponde al soddisfacimento di un determinato bisogno. La specificità dell’obiettivo si connette al concetto della campagna attiva di marketing: “Io sono la persona che può risolvere i tuoi problemi”. D’altro canto, la formulazione è importante per dare istruzioni ben precise, in modo da trasformare gli obiettivi in comportamenti ed azioni.

Un primo incontro interessante e vivace, caratterizzato dalla partecipazione e dal coinvolgimento attivo dei Giovani di AIDP A&M. Sempre di più diventa importante per i giovani crearsi una propria rete di contatti e di possibilità lavorative e, proprio ora che il mondo del lavoro sta cambiando, è fondamentale avere un obiettivo ed un piano marketing di se stessi che guidino tale ricerca.
(Sara Ciancetta)

giovedì 7 maggio 2015

“Roadshow Jobs Act. Tutte le novità del mondo del lavoro” - 27 marzo 2015

A Pescara venerdì 27 marzo 2015, presso la Sala “G. Favetta” del Museo delle Genti d’Abruzzo, si è tenuto l’incontro “Roadshow Jobs Act. Tutte le novità del mondo del lavoro”, evento organizzato da AIDP Abruzzo e Molise e Gi Group S.p.A. con il patrocinio di Confindustria Chieti e Pescara. Protagonista del dibattito il mondo del lavoro italiano, destinato ad un profondo cambiamento a seguito delle riforme recentemente approvate dal governo. Relatori: il Presidente AIDP A&M Raffaele Credidio, Avvocato Giampiero Falasca  Partner DLA Piper e collaboratore del “Sole 24 ore”, David Trotti del Centro Studi AIDP Nazionale e Martina Di Sciascio Capo Area Adriatico Nord presso Gi Group S.p.A. .

È stata trattata la tematica del regime delle tutele crescenti, al quale sono soggetti gli operai, impiegati e quadri assunti dal 7 marzo 2015. Tema centrale il contratto a tempo indeterminato, strumento sul quale il Governo ha puntato per incrementare le assunzioni. La riforma ha accolto le indicazioni  di due Direttive europee:
·    -  la Direttiva 1999/70, la quale afferma che “i contratti a tempo indeterminato sono e continueranno ad essere la forma comune dei rapporti di lavoro. Essi contribuiscono alla qualità della vita dei lavoratori e a migliorare il rendimento”.
·  - la Direttiva 2008/14, che afferma che “il lavoro tramite Agenzia di somministrazione risponde non solo alle esigenze di flessibilità delle imprese, ma anche alla necessità di conciliare la vita privata e la vita professionale dei lavoratori dipendenti. Contribuisce pertanto alla creazione di posti di lavoro, alla partecipazione al mercato del lavoro e all’inserimento in tale mercato.”

Questa riforma è stata affiancata dalla legge di stabilità 2015, che assicura un vantaggio economico legato all’assunzione a tempo indeterminato: lo sconto Irap per le retribuzioni e per gli oneri accessori pagati al personale (un bonus automatico per azzerare i contributi deducibili dalla base imponibile Irap); ed un esonero contributivo triennale di € 8.060,00 l’anno per tutti i neo-assunti nel corso del 2015.

Il decreto 23/2015 sulle tutele crescenti ha inciso in modo significativo anche sull’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970), in modo specifico sulla possibilità di reintegro nel posto di lavoro da parte del giudice. Come rimedio generale viene introdotto quindi il pagamento a titolo di risarcimento di un importo deciso automaticamente in base alla durata del rapporto di lavoro, eliminando la discrezionalità del giudice. La nuova disciplina è applicata per il lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 e nei casi di conversione da contratto a tempo determinato o di apprendistato a contratto a tempo indeterminato dallo stesso datore di lavoro, sempre dal 7  marzo. L’unica eccezione prevista dalla disciplina riguarda il licenziamento per grave impedimento o per discriminazione; in questi casi, seppur limitatamente, sopravvive la reintegrazione del lavoratore solo quando è provata in giudizio la insussistenza del fatto materiale. Ciò perché il legislatore vuole evitare che l’incertezza probatoria, o la non certezza di alcuni elementi probatori possa portare il giudice a scegliere la reintegrazione nel posto di lavoro.


L’impianto della riforma è composto quindi da una serie di utility che hanno l’obiettivo di agevolare la ricerca di una nuova occupazione, da incentivi economici che incrementino l’assunzione a tempo indeterminato e meno vincoli nella gestione dei licenziamenti.
(Sara Ciancietta - Riccardo Cavazzini)