venerdì 17 luglio 2015

"Fai fiorire il cielo" di Jacopo Perfetti

Quando qualche mese fa mi aggiravo per la libreria mi sono imbattuto in questo libro; subito il titolo e la copertina hanno attirato la mia curiosità; in un periodo personale e sociale buio,  c'è bisogno di chi, attraverso anche "solo" con un libro, un pensiero riesce ad ispirarci.
E' proprio  dietro la parola "ispirazione" il segreto per uscire dal tunnel della "crisi", dal fango dell'immobilità sociale ed economica.
Ma qual è il significato di questa parola? Secondo il dizionario "Ispirazione = illuminazione divina che apre la mente dell'uomo alla verità e lo guida a ben operare". 
Quindi l'ispirazione guida l'uomo ad operare verso il futuro, ma spesso e guai se non fosse così, è frutto anche e soprattutto di esperienze del passato. E questo libro è il giusto "collante": dando uno sguardo alle esperienze del passato in vari campi (economia, musica, marketing, ecc.) troviamo l'ispirazione per guardare al futuro con occhi nuovi, trovare il coraggio di guardare nuovamente avanti, guardare in alto, facendo finalmente "fiorire il cielo del nostro futuro"… Buona lettura
Dante D'Alfonso

Scheda del libro
FAI FIORIRE IL CIELO. Storie, strategie e intuizioni per sviluppare idee straordinarie che cambiano il futuro (ed S&K) - Qual è il segreto di "X-Factor" che ha rivoluzionato il rapporto tra musica e pubblico? Perché i personaggi di "Guerre stellari" sono diventati icone senza tempo? Come è riuscita Airbnb, azienda simbolo della sharing economy, a superare in pochi anni molti degli storici gruppi del settore alberghiero? Sono tutte idee originali, che hanno cambiato schemi e logiche del passato riuscendo a toccare il cuore delle persone. Il vero segreto è che per sviluppare idee in grado di cambiare il futuro non si passa solo per matrici e piani industriali ma anche per ispirazioni che vengono dall'arte, dalla filosofia, dalla musica, dal cinema, dalla storia e, più in generale, dalla cultura. Forse anche tu hai un'idea che potrebbe rivelarsi straordinaria. Ma non sai come realizzarla. In questo saggio Jacopo Perfetti ci accompagna in un percorso geniale per sviluppare un'idea di successo in sei fasi. Dalla sua essenza, l'essere basato su una storia vera (la barca), alla creazione del giusto contesto dove farla crescere (il mare e le onde), alle persone per valorizzarla (il vento) e alle risorse per svilupparla (l'acqua e gli scogli), per poi confrontarsi con l'ambiente esterno (il porto) ed essere infine pronti per andare oltre e far fiorire il cielo (le stelle). Dalla Rivoluzione Francese del 1789 a quella Haitiana del 1791. Dal marketing all'arte. Da Kotler e Godin a Banksy e Picasso. Da James Bond e Batman a Francis Ford Coppola e Buster Keaton passando per le storie vere della RedBull e della Coca-Cola, dalla musica rock di Bob Dylan e Bruce Springsteen a quella punk dei Sex Pistols e dei Motörhead.

L'autore
JACOPO PERFETTI -milanese, laurea umanistica e MBA. Crede nella meraviglia delle idee, si diverte a lanciare iniziative imprenditoriali e collabora con SDA Bocconi School of Management. Nell'ambito del marketing e della comunicazione, ha lavorato come consulente creativo per alcuni tra i principali marchi italiani. Cura, ricerca e produce artisti, cataloghi d'arte e progetti culturali con il fine di portare l'arte a tutti perché tutti hanno il diritto di viverla. Fai Fiorire il Cielo, già tradotto all'estero, è il suo primo libro.

"Quando siete felici fateci caso" di Kurt Vonnegut

"Quando siete felici fateci caso". E' questo il titolo del libro di Kurt Vonnegut 
che mi è stato consigliato dall'amica Silvia Mattioli. 
Io aggiungo: "Quando siete felici e appagati dite GRAZIE!""Quando avete bisogno di AIUTO chiedetelo, non vergognatevi!".Tre affermazioni che spesso sono una conseguenza. Tre affermazioni che negli ultimi anni hanno fatto parte della mia vita…
Spesso la vita è difficile e ci mette di fronte a sfide difficili da affrontare; ma quando siamo riusciti a "superare la sfida" è giusto fermarsi, ringraziare chi ci ha supportato (e alcune volte sopportato), e soprattutto essere Felici.
Un libro ricco di aneddoti, riflessioni, storie ed esperienze che posso essere sicuramente per noi lettori esperienze e spunti di riflessioni. Riflessioni datate ma sempre molto attuali.
Discorsi che erano indirizzati agli studenti di College Universitari che il giornalista Dan Wakefield e la traduttrice Martina Testa hanno messo a disposizione di tutti noi…"Quando siamo felici facciamoci caso"… Buona lettura
Dante D'Alfonso

Scheda del libro
"QUANDO SIETE FELICI, FATECI CASO" - Nelle università americane il commencement speech è il discorso ufficiale tenuto al termine dell’anno accademico ai laureandi da una personalità di spicco del mondo della cultura o della politica. Negli ultimi anni, i discorsi agli studenti di scrittori come David Foster Wallace (Questa è l’acqua) e George Saunders (L’egoismo è inutile) sono diventati grazie al passaparola dei veri e propri oggetti di culto, per gli studenti e non solo. Questo volume raccoglie nove discorsi tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004, e si propone come una piccola summa del pensiero di un maestro geniale e irriverente della letteratura del Novecento. Fra aforismi, ricordi, aneddoti, riflessioni, i discorsi di Vonnegut brillano dello stesso spirito vivace e anticonformista che anima la sua narrativa; mai predicatorio, mai consolatorio, ma capace di sferrare attacchi frontali allo status quo, cantare inni alla libertà e alla creatività dell’essere umano, spiazzare e divertire con il suo humour dissacrante, Kurt Vonnegut ci parla ancora, a qualche anno dalla morte, con una voce modernissima e utile a leggere il mondo in maniera critica e potenzialmente rivoluzionaria.
«Quanti di voi hanno avuto un insegnante, in qualunque grado di istruzione, che vi ha resi più entusiasti di essere al mondo, più fieri di essere al mondo, di quanto credevate possibile fino a quel momento? 
Alzate le mani, per favore.
Adesso riabbassatele e dite il nome di quell’insegnante a un vostro vicino, e spiegategli che cosa ha fatto per voi.
Ci siamo?
Cosa c’è di più bello di questo?» 

L'autore
Kurt Vonnegut - (Indianapolis, 1922 - New York, 2007) nacque in una famiglia colpita dalla Grande Depressione del ’29. Nel 1940 si iscrisse a biochimica all’università, poi andò sotto le armi e da prigioniero dei tedeschi assisté al bombardamento di Dresda. Tornato in America, ha studiato antropologia e ha fatto vari lavori fra cui il cronista, nello stato di New York. Esordisce come scrittore nel 1950 e pubblica il suo primo romanzo, Piano meccanico, nel 1952. Membro dell’American Academy and Institute of Arts and Letters, è considerato uno dei massimi scrittori di fantascienza e uno dei maggiori autori americani. Con Feltrinelli ha pubblicato: Mattatoio n. 5 (2003), da cui è stato tratto il film di Roy Hill nel 1972, Ghiaccio-nove (2003), Un pezzo da galera (2004), Piano meccanico (2004), Dio la benedica, Mr. Rosewater (2005), La colazione dei campioni (2005), Le sirene di Titano (2006), Madre notte (2007), Barbablù (2007), Ricordando l’Apocalisse (2008), Guarda l’uccellino. Racconti inediti (2012), e, nella collana digitale Zoom, Da tutte le strade si alzeranno lamenti (2012).

Ciclo seminari gruppo giovani: "Il colloquio di lavoro" - terzo incontro

Il 2 luglio si è tenuto il terzo incontro a cura del Gruppo Giovani, presso Sinergie Education a Pescara.  Il tema dell’incontro riguardava “Il colloquio di lavoro”, analizzando le dinamiche, le regole ed i suggerimenti. Damiano De Cristofaro ed Alessandro Pornaro hanno sottolineato come sia importante la sicurezza in se stessi durante la seduta, in quanto siano preparati a notare “segnali di menzogna” (linguaggio non verbale, verbale e para-verbale). 

Particolare importanza è stata riservata per le “regole sacre”:
·      - Non parlar male dell’ambiente di lavoro precedente;
·       - Saper rispondere alle seguenti domande: “Perché vuoi cambiare lavoro?” e “Perché non stai lavorando?”

I nostri coach sottolineano l’interdipendenza tra queste due regole: saper rispondere alle domande sopra citate infatti vuol dire essere in grado di rispondere in maniera ottimista/positiva.
Ma cos’è il colloquio di lavoro per i Giovani di AIDP?
Daniela e Mara in particolare hanno affermato come il colloquio stesso sia un momento costruttivo, di conoscenza e di valutazione reciproca per constatare una possibile complicità fra candidato e azienda.
Ma cosa s’intende per conoscenza precisamente? Il nostro coach Alessandro Pornaro elenca sette punti  fondamentali:
·      -  Aspetti relazionali
·      -  Empatia
·      -  Competenze tecniche
·      -  Descrizione di sé stessi
·       -  Aspettative e motivazioni
·       - Capacità di adattamento al team ed al contesto
·       -  Conoscenze acquisite

Il seminario si è concluso con una simulazione di un colloquio lavorativo:

·       Selezionatore: Simone Perseo, Presidente del Gruppo Giovani AIDP A&M;
·       Candidata: Eugenia, socia junior AIDP A&M.

Tale simulazione è stata caratterizzata da tutte le dinamiche precedentemente descritte. Durante il colloquio inoltre sono state esaltate le qualità comunicative della candidata (coerenza tra comunicazione verbale e non verbale, chiarezza dei messaggi, sicurezza).

In conclusione, da questo incontro i soci hanno appreso l’importanza della coerenza che vi è tra la comunicazione ed il comportamento durante un colloquio di lavoro. È la correttezza, difatti, a regolare i rapporti che si svilupperanno all’interno dell’ambiente lavorativo. (Sara Ciancietta) 

Ciclo seminari gruppo giovani: "Piano marketing personale" - secondo incontro

Giovedì 28 maggio 2015 si è tenuto a Pescara presso Sinergie Education il secondo incontro del ciclo dei seminari a cura di Alessandro Pornaro e Damiano De Cristofaro
I nostri coach hanno continuato ad illustrare gli elementi fondamentali del “Piano marketing personale” con il fine di lavorare sull’obiettivo professionale personale.
Un elemento fondamentale del Personal marketing è costituito dal Personal branding, che consiste nell’identificare e nel proporre il proprio brand, ossia il proprio marchio partendo da una domanda fondamentale, alla quale solo il 10% dei candidati sanno rispondere in modo efficace: “Perché dovrebbero scegliere me?”. Il carattere di UNICITA’ del marchio facilita il selezionatore durante la scelta, in quanto i punti di forza orientano il selezionatore stesso nella vasta offerta. Attraverso il Personal branding, infatti, il candidato riuscirà a creare un valore unico in relazione al tipo di bisogno specifico dell’azienda, al punto da risultare l’unica soluzione. 

Damiano De Cristofaro ha quindi illustrato il Modello Canvas – un business model che consente di rappresentare visivamente il modo in cui un’azienda crea, distribuisce e cattura valore – applicato alla persona. Come è possibile, secondo i nostri Giovani, dimostrare la nostra credibilità?
Secondo Elisa è possibile attraverso esempi concreti, parlando degli obiettivi professionali raggiunti, attraverso le referenze, le certificazioni, gli attestati, o anche attraverso il modo in cui ci raccontiamo.
Ancora più importante è porsi in maniera veritiera e coerente con il proprio modo di essere:

IDENTITA’: CHI (cosa noi siamo) + COME (come lo attiviamo) = COSA (ciò che il mondo vede)
La mission e la vision sono parte integranti dell’identità di una persona: la prima consiste nel motivo che muove l’azione; la seconda rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni in relazione agli obiettivi fissati. È quindi importante porsi la domanda: ”Ciò che sto facendo oggi è funzionale a ciò che voglio fare?”, altrimenti si rischia di disperdere le proprie energie (Simona) e di fissare degli obiettivi poco precisi (Elisa).
Altro punto del modello è l’OFFERTA, la quale è composta dalle competenze tecniche, dalle competenze trasversali (o soft skills) e dalle caratteristiche personali; questi tre livelli vanno a costituire i punti di forza. Oltre a questi ultimi, le persone sono caratterizzate anche dai punti di debolezza, i quali si distinguono in:
·       Punti di debolezza non risolvibili;
·       Punti di debolezza risolvibili, sui quali è possibile intervenire per migliorarsi.

Anche durante questo secondo incontro è stato affrontato il tema degli obiettivi, i quali sono fortemente legati ai valori della persona. I valori aziendali quindi dovrebbe coincidere con i valori personali che determinano l’identità stessa del candidato. (Sara Ciancietta)